martedì 5 gennaio 2016

Bimba di 12 anni passa le vacanze a raccogliere mille cappotti: il motivo commuove tutti...

Chi ha detto che per essere felici a Natale bisogna ricevere tanti regali? Una ragazza americana di Surprise, in Arizona, ha reso queste ultime feste le migliori di sempre per sé stessa e i senzatetto della sua città. Come? Recuperando e poi distribuendo più di mille cappotti ai poveri del suo vicinato. Makenna Breading-Goodrich ha solo 12 anni e la sua storia di solidarietà è alquanto esemplare.

Negli ultimi quattro anni l’adolescente ha percorso in lungo e in largo le strade del suo paese con un inconfondibile carrettino rosso, collezionando centinaia di giacche da donare agli homeless. Ha addirittura fondato un’associazione, la “Makenna’s Coats for a Cause”, che lavora duro tutti i giorni per rendere più caldo l’inverno alle persone meno fortunate. “Durante la notte qui si raggiungono a volte i meno trenta gradi centigradi – ha raccontato Makenna al magazine a stelle e strisce “People” -. E non voglio che qualcuno soffra così tanto. Vorrei solo che i senzatetto capissero che c’è qualcuno che ci tiene alla loro vita”.  Quest’anno è stato fatto ancora di più: oltre alla raccolta di abiti e cappotti, grazie all’aiuto degli studenti della Canyon Ridge Elementary School è stato creato un vero e proprio rifugio che offre ai senzatetto cibo, accoglienza e ascolto. “Quando le persone mi dicono grazie, è la sensazione più bella che possa provare – ha sottolineato la 12enne -. Di solito, ciò avviene con le persone che non hanno nulla: veder brillare i loro occhi quando gli viene donato qualcosa è un’esperienza irripetibile”.  La sua raccolta di cappotti era cominciata a fine novembre. Dopo sole due settimane la sua stanza abbondava di capi, che la ragazza insieme alle sue amiche ha cominciato a smistare per genere. “Molte persone dicono che se avessero più tempo si dedicherebbero anche loro ad attività di solidarietà – ha sottolineato Makenna – ma io lo faccio perché per me è importante. Se anche io non avessi una casa o i miei cari vicini per le feste, vorrei che qualcuno si preoccupasse per me. A volte sono i piccoli gesti a fare la differenza. Un po’ di gentilezza può ispirare tante persone”.

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