sabato 31 ottobre 2015

ROMA, INCENDIO IN UN ALBERGO A TESTACCIO: 35 PERSONE EVACUATE ALL'ALBA

Tanto fumo e tanta paura ma nessun ferito a Roma, per un incendio che si è verificato in un albergo in zona TestaccioL'hotel, in via Beniamino Franklin, è stato evacuato dai vigili del fuoco intorno alle 5.30 di questa mattina. Circa trentacinque le persone presenti nella struttura e messe al sicuro dai vigili del fuoco della Capitale, intervenuti sul posto con tre squadre. A scatenare le fiamme probabilmente un corto circuito al quadro elettrico, posto in uno stanzino al primo piano. Spente le fiamme, i vigili del fuoco hanno provveduto a mettere in sicurezza la struttura lavorando fino a pochi minuti fa.

STANATI GLI EVASORI DEL TICKET, UNO SU QUATTRO NON LO PAGA

La Regione Lazio stana i furbetti del ticket: uno su quattro, tra il 2009 e il 2010, ha dichiarato il falso godendo dell’esenzione per le prestazioni sanitarie ricevute senza averne diritto e ora la Pisana chiede indietro i soldi. Una pioggia di avvisi «bonari», 235mila per l’appunto su un milione di pratiche scandagliate, che sta arrivando in queste ore ad altrettanti utenti del sistema sanitario nazionale di Roma e delle altre quattro province che ora dovranno dimostrare di essere nella ragione (se ritengono errati i conteggi) o regolare in fretta la loro posizione per scongiurare l’attivazione della procedura del recupero crediti coatto. Ovvero l’entrata in campo di Equitalia. L’ASSALTO Il contact center messo in piedi dagli uffici del governatore Nicola Zingaretti per rispondere alle richieste di informazioni e chiarimenti da parte degli utenti interessati, ieri mattina è stato preso letteralmente d’assalto, finendo pressoché in tilt. Mentre nei locali dell’ufficio reclami al piano terra della sede centrale di via Cristoforo Colombo, si è riversato un fiume di gente, disperata, perché «non abbiamo i soldi per pagare, all’epoca ero un disoccupato», spiega un uomo di mezz’età. Un altro aggiunge: «Mia figlia è malata cronica, come si può pensare che non sia esente?». È l’aprile di quest’anno quando la Giunta avvia una delibera che dà applicazione a una norma già contenuta nella legge di stabilità del 2013 che rende pieni poteri alle Regioni di incrociare i propri dati con quelli dell’anagrafe tributaria ai fini del «recupero di somme erogate per prestazioni erroneamente o indebitamente utilizzate». In pratica l’assessorato al Bilancio di Alessandra Sartore spinge sull’acceleratore di un’operazione di verifica puntuale sui due anni finiti nel mirino già avviata. LE SOMME Si conta di fare rientrare nelle casse laziali, già disastrate dal deficit sanitario, svariate decine di milioni di euro, circa trenta-quaranta nelle previsioni. Fino al 2013 era compito delle singole Asl, infatti, eseguire i controlli che avvenivano, però, a campione e a discrezione. Insomma, chi voleva fare il furbo o chi, pure in buona fede, ha autocertificato di essere esente, aveva vita più facile. Adesso, invece, dall’intreccio diretto dei dati dell’Agenzia delle Entrate con quelli in possesso della Regione, sarà quasi impossibile evadere. GLI STEP La riscossione avverrà in due step. Il primo è quello dell’invio dell’avviso bonario. La lettera spedita, redatta in modo da mantenere la privacy sulle condizioni di salute dell’assistito, contiene gli estremi a cui fare riferimento per, eventualmente, contestare l’addebito o procedere con il saldo. La cifra è maggiorata degli interessi. In Regione garantiscono che le somme potranno essere rateizzate in virtù delle norme tributarie. I reclami possono avvenire tramite il contact center, i Cup (Centri unici di prenotazione), le Asl o via email. Secondo i tecnici le possibilità di errore sono molto ridotte proprio per la comparazione con i dati dell’anagrafe tributaria, di per se certi, ma «non del tutto escluse, anche se abbiamo fatto attenzione a sgomberare dalla lista le patologie più gravi». Tra chi protestava, ieri, c’era chi spiegava come la sua situazione economica nel frattempo fosse cambiata. Man mano che le lettere arrivano, l’apprensione aumenta: «È passato talmente tanto tempo - aggiunge una donna - che non ho più nemmeno quelle ricevute per verificare». Un errore, infine, è stato denunciato dal Cobas della Asl Rm D, dove sarebbero parecchie le donne assistite dal locale consultorio, a cui è arrivata la richiesta di rimborso: «L’errore - spiegano - sarebbe da addebitare al sistema informatico per cui non verrebebro differenziate le prestazioni consultoriali, quindi assimilate a quelle ambulatoriali».

BUCAREST, ORRORE AL NIGHTCLUB: 27 GIOVANI MORTI IN UN'ESPLOSIONE

Una tragedia che ha scosso un paese interon e la sua capitale, in quello sembrava un sabato sera come tanti altri. 
 Un'esplosione e l'incendio che ne e' seguito sul palco di un nightclub di Bucarest hanno provocato 27 morti e 180 feriti. Il bilancio e' stato comunicato dal ministro degli Interni romeno Gabriel Oprea. L'esplosione ha avuto luogo al Colectiv club, situato in un sotterraneo nella capitale romena. Alcuni testimoni hanno detto alla tv Antena 3 TV che c'erano tra le 300 e le 400 persone, per la maggior parte giovani, nella discoteca, e una sola uscita, quando era in corso l'esibizione del gruppo 'metal' 'Goodbye to Gravity' e nello stesso tempo era in atto uno «spettacolo pirotecnico». La tv ha riferito di scene di panico e di ressa verso l'uscita e che i soccorsi sono arrivati 11 minuti dopo la prima chiamata. Un'altra emittente televisiva, Digi 24, ha citato altri testimoni i quali hanno detto che l'esplosione si e' verificata dopo che una scintilla sul palcoscenico ha investito alcuni arredi in polistirolo. Victor Ionescu, un giovane che era nel nightclub con la fidanzata, ha raccontato al telefono che dopo l'esplosione si sono levate alte fiamme e le persone svenivano a causa del fumo, c'era il caos e la gente si calpestava a vicenda. Un altro giovane intervistato da Antena ha parlato di persone con la pelle e i capelli bruciati dalle fiamme. Raed Arafat, un dirigente del ministero della Salute, ha riferito che gli ospedali di Bucarest stanno curando persone che hanno inalato fumi e che presentano ustioni e lesioni varie. «È una tragedia senza precedenti e anche un intervento di soccorso senza precedenti» ha commentato. Il presidente romeno Klaus Iohannis, nell'inviare le sue condoglianze, ha detto di stare considerando l'ipotesi di proclamare una giornata di lutto nazionale. Il ministero della Salute ha aggiunto che sul posto sono state inviate 60 ambulanze e autopompe dei vigili del fuoco, mentre all'esterno del locale e' stato approntato un ospedale mobile. Circa 50 persone sono state ricoverate d'urgenza all'ospedale Floreasca. Il ministro della salute Nicolae Banicoiu ha invitato la popolazione a donare il sangue per aiutare i feriti. Secondo quanto scrive la pagina Facebook del gruppo 'metal' 'Goodbye to Gravity' di Bucarest, che si stava esibendo al momento della tragedia, il cantante della band, Andrei Gault, aveva vinto nel 2008 «Megastar», uno show romeno simile al piu' celebre «American Idol». Il gruppo e' formato da cinque musicisti ed ha pubblicato due album dalla sua nascita nel 2011.

BIMBO DI 7 ANNI MANGIA PASTA AL POMODORO AL RISTORANTE E MUORE: CHOC A SALERNO

Un bambino inglese di 7 anni è morto in ospedale in seguito a un malore dopo aver consumato un pasto in un ristorante in Costiera Amalfitana, dove era in vacanza con la famiglia. Il piccolo è deceduto oggi presso il reparto di rianimazione pediatrica dell'ospedale Santo Bono di Napoli, dove era ricoverato dal 27 ottobre scorso. La Procura della Repubblica di Salerno ha disposto l'apertura di un procedimento penale, per accertare l'esatta dinamica dei fatti e la sussistenza di eventuali responsabilità. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica, sono condotte dal Nas dei carabinieri di Salerno e dalla compagnia dei carabinieri di Amalfi. Il bambino, secondo quanto riferisce la Procura in una nota, dopo aver consumato un pasto al ristorante, era stato colto da un malore e trasportato al presidio ospedaliero della Costiera Amalfitana in arresto cardiaco. Successivamente era stato trasferito al Santo Bono di Napoli. Nonostante le cure, le sue condizioni hanno continuato a peggiorare fino al decesso, avvenuto oggi alle 13. La Procura ha disposto l'effettuazione di tutti i necessari accertamenti medico legali e dell'esame autoptico che sarà effettuato nei prossimi giorni.