Sarà l'Authority anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone a gestire
gli arbitrati per gli obbligazionisti secondari colpiti dal crac delle
quattro banche. «Nelle prossime ore faremo tutto il possibile perchè chi
è stato truffato possa avere i soldi», continua ad assicurare il
premier Matteo Renzi.
L'annuncio della discesa in campo dell'Anac è giunto a sorpresa e ha
sollevato da subito un vespaio di polemiche anche per il moltiplicarsi
dei compiti affidati all'Autorità. L'ipotesi di attribuire la gestione
degli arbitrati alla Consob però è stata subito accantonata, viste anche
le proteste dei consumatori che contestano fra l'altro l'assenza dei
controlli Consob prima che scoppiasse la bufera. Il Movimento 5 stelle
però attacca: «È una scelta mediatica. Ormai Renzi usa Cantone anche per
dirigere il traffico». I gruppi di Forza Italia e della Lega al Senato
hanno presentato un disegno di legge per l'istituzione di una
Commissione d'inchiesta sul sistema bancario.
Il premier ha giustificato la scelta sostenendo che Cantone è una
«garanzia di assoluta terzietà e indipendenza». La linea, ha aggiunto,
sarà quella del «massimo rigore. Il governo non ha nessuna paura della
trasparenza totale». Il presidente dell'Autorità, dal canto suo, ha
proposto che ad occuparsi della delicata questione possa essere «la
Camera arbitrale, un organismo interno all'Autorità, ma autonomo e
indipendente, formato da giuristi ed esperti di altissima
professionalità, a cominciare da chi lo presiede, il professor Ferruccio
Auletta».
Intanto i risparmiatori che hanno perso tutti i soldi investiti in
obbligazioni subordinate di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e
Carichieti non si accontentano delle soluzioni individuate dal governo e
preparano nuove iniziative di protesta. Il prossimo 22 dicembre è stato
organizzato un sit-in davanti alla sede romana della Banca d'Italia,
mentre il Codacons ha annunciato azioni legali per riavere il rimborso
totale dei soldi persi.
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